Paola Roncarati – “Il Garden Club e le attività ‘sussidiarie’ al pubblico potere nel contesto europeo”

Paola Roncarati, presidente del Garden Club Ferrara, ha partecipato all’Assemblea per l’Europa Federale di sabato 9 aprile (Sala Estense), patrocinata dal Comune di Ferrara, organizzata dalla sezione di Ferrara del Movimento Federalista Europeo (MFE) e promossa nell’ambito della iniziativa “100 Assemblee” a sostegno della Conferenza sul futuro dell’Europa.

Di seguito il testo del suo intervento.

Il Garden Club e le attività ‘sussidiarie’ al pubblico potere nel contesto europeo.

Il Garden Club di Ferrara, agendo in sintonia con la sua natura di Associazione volta alla salvaguardia del verde -urbano e periurbano- quale componente essenziale sia di quello che è il ‘pubblico ornato’, cioè l’ornato della città, sia del ‘privato arredo verde’, svolge importanti attività con ricadute sul territorio della Città di Ferrara assai evidenti; in un contesto di cultura ambientale d’ispirazione europea (basti pensare che il nome del nostro Club è di origine straniera, anglosassone). Ben consapevoli che si è affermata la cultura dell’Europa dei mercati e della moneta (l’Unione Europea, che ‘più’ conta) mentre la cultura dell’Europa delle anime, la cultura cioè del Consiglio d’Europa, che ha nella tutela dei diritti fondamentali degli individui il suo compito principale, come ben sappiamo, è quella che più arranca, nelle enormi incertezze del Mondo odierno.

L’operato del Garden Club contribuisce a rendere attraente la vita che quotidianamente si svolge in città; anche di quella parte dedita alle indispensabili attività economiche. Realizzare affari in “città attraenti” è sempre stato un obiettivo della cultura italiana, fin dal Medio Evo, quando i Comuni industriosi caratterizzarono i centri urbani per essere non solo ‘belli’ dal punto di vista architettonico, ma anche ‘confortevoli’, arredati di un gradevole verde, per chi vi si doveva recare per affari. Questa tradizione proseguì poi con le Signorie del Rinascimento italiano.

Ferrara è tra gli esempi di architetture medioevali e rinascimentali ricche di arredi verdi di grande prestigio. Il Garden Club ha suggerito all’Assessorato all’ambiente di diffondere il brand Ferrara, città dei giardini del Rinascimento” e non è certo necessario spiegarne la ragione.

È con questa consapevolezza, quindi, che la nostra Associazione si presenta a questa Assemblea Cittadina per la Federazione Europea, perché se ne possa apprezzare la funzione di ‘sussidiarietà orizzontale’ svolta finora e riconoscerne l’operato volto a promuovere quella che tutti dovrebbero individuare come ‘cittadinanza ecologica’; quello ‘star bene insieme’, non solo (e sempre) in ‘competition’, secondo il ‘pensiero unico’ imposto da un certo modo di intendere i mercati e un po’ supinamente accettato anche da chi non opera in quel settore.

Se, come il nostro Club ritiene, è un valore di crescente importanza la così detta ‘cittadinanza verde’, salvaguardando tutto quanto la vegetazione può fare per vita e benessere della comunità, questo valore di nuova cittadinanza è stato perseguito dal Garden Club di Ferrara in numerose occasioni, nella consapevolezza di essere parte di quella ‘cittadinanza ecologica’ di cui si avverte la crescente importanza, anche per fare uscire l’umanità dalle crisi ambientali che hanno minato la salute, non solo degli esseri umani, ma anche quella degli altri esseri viventi sul Pianeta.

Non entro nei dettagli delle numerose iniziative di miglioramento dell’arredo urbano e dei numerosi e svariati temi culturali, sociali e ambientali trattati dal Club, nella convinzione che, per rendere gli esseri viventi cittadini consapevoli delle ‘ragioni del mondo’, delle ragioni di un mondo sempre più difficile da vivere, tra tanti conflitti, bisogna rendere quegli stessi esseri, nella civiltà di massa in cui vivono, cittadini consci delle ‘ragioni del proprio luogo abitato’, evitando perniciose estraniazioni, specie dei più deboli. Estraniazioni che si possono lenire efficacemente anche attraverso il contatto con la vita vegetale: quel mondo verde, quel mondo di vegetazione che sulla terra ha preceduto la comparsa dell’uomo e che -molto probabilmente, se non correggeremo la rotta economica- gli sopravviverà, come annotava negli anni Cinquanta il giurista e statista Piero Calamandrei, in epoca di guerra fredda, timoroso dello scoppio di una terza guerra mondiale. Quel colto giurista, in un saggio comparso nel 1945 sulla rivista Il Ponte, rifletteva sulla necessità di far emergere intelligenze da qualunque condizione sociale d’appartenenza ed evocava il comportamento della pianta Vallisneria (Vallisneria spiralis L.) che, radicata nel fondo degli stagni, a primavera spinge piccoli fusti

attraverso l’acqua fino a che non trova in superficie l’aria e il sole, e fiorisce. L’aforisma intendeva dirci che -in democrazia- il popolo deve trovare la forza di superare un’esistenza appiattita ‘sul fondo’ della società, che stenta a risalire e a fiorire, un po’ come l’Europa…

L’operato del Garden Club si ispira al convincimento dell’esattezza dell’analisi che fece Jurgen Habermas, sociologo della Scuola di Francoforte, due decenni or sono. In un articolo apparso sul quotidiano la Repubblica del 29 giugno 2001, intitolato ‘L’Europa delle anime dopo quella delle monete’. Habermas scriveva: “l’Europa unita non si realizza solo perché auspicata, in virtù di una sorta di self/fulfilling prophecy” (profezia che si autoavvera), ma deve essere il frutto di un convincimento dei Governi degli Stati membri e dei loro cittadini. Con esercizio quotidiano!

Un esercizio quotidiano di cittadinanza verde che dal nostro particolare profilo ambientalista noi del Garden Club ci impegniamo ogni giorno a promuovere, cercando di ‘raggiungere l’aria e il sole in superficie’, a favore dei giovani, a favore dell’Europa del futuro.

Paola Roncarati

Garden Club Ferrara