26 aprile 2022 Biblioteca Ariostea Ferrara: Garden Club Ferrara – “Giardini in biblioteca, recupero della memoria vegetale di un giardino pianeta” XIX Giornata Nazionale del Giardino UGAI

26 aprile 2022

Garden Club Ferrara

Paola Roncarati

‘Giardini in biblioteca’, recupero della memoria vegetale di un giardino – pianeta.

per celebrare la XIX GIORNATA NAZIONALE DEL GIARDINO UGAI (9 aprile 2022)

Biblioteca Ariostea Ferrara

Nel 1999, fu avviato, ad opera di Giulia Vullo, futura presidente del Club, e la dott.ssa Alessandra Chiappini, direttrice della Biblioteca Ariostea (alla quale ultima subentrò il dott. Spinelli), un ambizioso, qualificante, nonché prezioso progetto di collaborazione tra l’antica e prestigiosa Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara e il Garden Club Ferrara. Le persone appena menzionate furono poi affiancate dal volonteroso gruppo ‘Giardini in biblioteca’. Il progetto era incentrato su due punti: a) una donazione di volumi intorno al tema ‘Giardini in biblioteca e loro cultura’; b) un’offerta ai soci e ai lettori interessati di una bibliografia ragionata e aggiornata su temi connessi alle finalità del Garden Club.

I libri furono selezionati e raggruppati per argomenti: Ambiente e Natura, Filosofia e Storia, Progettazione e Conservazione, Giardini nel mondo, Giardini e Ferrara, Giardinaggio, Fiori e Decorazione floreale, Bambini e Ragazzi, Giardini e Cinema. Durante gli anni successivi il Garden Club ha donato circa 80 volumi di studi sui giardini ed ha compilato e pubblicato elenchi di centinaia di titoli, proposti anche ai soci di tutti i Garden Club Italiani. La collezione dei libri donati è stata poi incrementata, attraverso le politiche di acquisizione della Biblioteca e grazie alla donazione del prof. Gianni Venturi (ordinario di Italianistica nell’Università di Firenze ed eminente studioso di Storia del Giardino, socio fondatore del Garden Club e attualmente ‘socio onorario’) che ha destinato all’Ariostea una sua collezione privata di volumi, tra i quali numerose rarità bibliografiche, integrata, oggi, da un’ulteriore donazione di 60 libri, per un patrimonio complessivo di circa 600 opere. Appartengono a questa raccolta anche i fascicoli dal 1981 al 1997 della prestigiosa rivista inglese Journal of Garden History (London, Taylor & Francis) che nel tempo cambiò titolo in ‘Studies in the History of Gardens and Landscapes’, rivista dal 1999 acquistata in abbonamento dal Garden Club, fino a tutto il 2013, poi interrotta anche per la cessazione di contributi finanziari all’Associazione. A tutt’oggi, è l’unica collezione di questa prestigiosa rivista in Emilia -Romagna.

Quest’anno 2022, cogliendo l’occasione della XIX ‘Giornata nazionale del giardino’, promossa da UGAI (l’Unione dei Garden Club italiani), che ha lanciato il tema nazionale “Suoli usurpati, suoli bonificati, suoli recuperati”, il Garden Club ferrarese ha proposto due eventi: 1) verrà inaugurato, il 7 maggio prossimo, un giardino terapeutico, il ‘Giardino nel cuore’, progettato e creato nel parco verde del Vecchio Ospedale Sant’Anna, ora Casa della Salute Cittadella San Rocco, a scopi umanitari e terapeutici; esso è l’esito di una collaborazione tra istituzioni e volontariato per corredare di piante ‘sensoriali’ un luogo di cura. 2) Il Garden Club, allo stesso tempo, ha pensato di riaccendere l’interesse -ormai quasi smarrito- per quell’ingente corpus di pubblicazioni donate sul tema ‘giardino’, perché non venga confinato nei recessi della memoria di chi ha vissuto quella ormai lontana stagione di donazioni.

Come si armonizzano i due eventi? Si è soliti parlare oggi di ‘giardini di carta’, concepiti su carta scritta. E, per chiarire questo legame, ‘rubo’ parole a Christian Bobin -narratore e pluripremiato poeta francese- che ha scritto: ‘Ho sognato un libro che si apra come si spinge il cancello arrugginito di un giardino abbandonato’. Quindi anche un libro può evocare un ‘recupero’, in senso metaforico, per riaccostarsi ad opere di ‘carta e inchiostro’.

Il ‘suolo’- tema UGAI- è lo strato superficiale che copre la crosta terrestre (fatto di particelle minerali, materia organica, acqua, gas, organismi viventi); liber è lo strato compresso che sta sotto la corteccia degli alberi e favorisce il passaggio della linfa …: suolo e liber, quindi, sono parti entrambi fertili, di cui avere coscienza e rispetto, ed entrambi possono essere occasione di un recupero di valore.

Umberto Eco ha scritto che dobbiamo praticare ‘ insieme alla filotecnica, la filantropia e la bibliofiliai libri sono un patrimonio di tutti, dei trapassati e dei nascituri … ai nascituri rimarranno le parole scritte e il nostro contributo di idee, la nostra vera immortalità (non quella effimera dei social). Chissà se in futuro conserveranno memoria delle nostre esperienze, ma noi siamo sicuri che conserviamo memoria delle esperienze che ci hanno preceduto’ e sappiamo leggere criticamente anche le stesse informazioni che i libri ci consegnano. Leggendo, studiando, spaziando, amando ambienti e giardini, si salverà il pianeta, recuperando i ‘suoli’ nutritivi nell’accezione più vasta!

Vorrei concludere offrendo il concentrato di un piccolo libro scoperto ‘casualmente’ giorni fa:

L’invito alla lettura di libri di carta può sembrare anacronistico, oggi. Si possono comodamente leggere libri sugli ebook o oppure ordinarli su Internet. Il libro -di pochissime pagine- in cui mi sono imbattuta ha questo titolo: L’ignoto ignoto, sottotitolo: Il piacere di non trovare quello che cercavi. L’autore, Mark Forsyth, si riferisce ai libri. Con un’interessante premessa:

  • Ci sono cose che sappiamo di sapere
  • Ci sono cose che sappiamo di non sapere
  • C’è l’ignoto ignoto, cioè ciò che non sappiamo di non sapere, i libri che non si sa di non conoscere. Libri di cui ignoriamo l’esistenza, da scoprire ‘casualmente’.
I libri che hai già letto non li compri scrive Forsyth, quelli che non hai letto ma di cui hai notizia, li puoi acquistare su Internet o in libreria a prezzi più o meno vantaggiosi. Ti possono essere anche consegnati a casa, con grande comodità.

Le cose migliori, le quali destano meraviglia e allenano la curiosità di cui l’uomo è sempre stato ricco, sono quelle di cui non conoscevi l’esistenza fino al momento in cui le hai viste, che non sai di non sapere e che ti creano il gusto della scoperta …; ebbene, non le trovi si Internet!  Sono scoperte casuali. Bisogna uscire di casa, permettendo alla ‘casualità’ di farsi strada. I computer sono macchine, i nostri occhi e il nostro cervello no. Noi siamo capaci di espandere i nostri desideri all’infinito. Sono i libri che scopri sulle bancarelle, come quelle dei bouquinistes a Parigi o sulle nostre piazze o in fondo alle librerie, dopo gli scaffali con le vite dei calciatori, ma anche tra i libri di una biblioteca a scaffale aperto, come la nostra. E, se ci aggiriamo tra opere che parlano di giardini, cari a noi che apparteniamo ad un Garden Club, chissà cosa potremmo scoprire di appassionante, per noi ‘appassionati della natura’. Quindi potrebbero nascere domande che non sapevi ti saresti posto. Che bello scoprire quello che non sapevamo di non sapere, conclude Forsyth.

Questa giornata di recupero memoriale di un’esperienza importante del Club ferrarese invita a praticate la ‘viandanza’, ovvero un libero andare in mezzo ai libri sulla cultura dei giardini tra gli scaffali aperti a disposizione in questa prestigiosa e amata biblioteca … e potreste scoprire che sono a disposizione libri di cui ignoravate l’esistenza, che non sapevate di non conoscere, ma che possono suscitare quella meraviglia dell’inatteso che non sapevate fosse in attesa di accendersi solo per voi, amanti dei giardini e dei loro misteri. Quindi: buone passeggiate, buone scoperte, buone letture!

Intervento del prof. Gianni Venturi (sintesi)

Il generoso dono alla Biblioteca Ariostea (e, in minima parte, ad altre biblioteche del territorio) di circa 600 opere monografiche sulla cultura dei giardini è frutto di un duplice desiderio del docente: non disperdere il grande patrimonio librario personale, arricchitosi nel tempo, specie a partire dall’inizio degli anni Novanta del XX secolo; rendere questo patrimonio fruibile da parte di tutti coloro che condividono cultura e studio dei giardini. L’amore di Gianni Venturi per i giardini -inizialmente per quelli storici- è risalente nel tempo e si è accentuato negli anni, perché -per una fortunata congiunzione astrale- quel giovane studioso si è portato a vivere a Firenze, per avviarvi la carriera universitaria e trovò allocazione presso una villa con giardino sulla collina di Bellosguardo. Ebbe modo di conoscere il famoso progettista di giardini Pietro Porcinai e ne assorbì lo sguardo innamorato del senso del bello nel verde. Numerosi sono gli scritti di Venturi sul tema, con particolare attenzione all’intreccio tra letteratura e paesaggi. La competenza acquisita nel settore lo portarono, poi, al prestigioso incarico di ‘Consulente nazionale di studio sui giardini storici’, mentre proseguiva (e completava) la sua carriera di docente di Italianistica all’Università di Firenze. Tra i libri donati, si evidenziano in particolare delle vere rarità, prime edizioni, opere dei più famosi paesaggisti italiani ed europei e non solo. L’ultima donazione di 60 volumi, avvenuta in questi giorni tramite il Garden Club di Ferrara, arricchisce la dotazione delle biblioteche cittadine di ulteriori pregevoli contributi, con particolare riguardo al tema dello sviluppo del giardino del XX secolo. Ciò rientra nell’intento di seminare cultura ambientale e acuisce la sensibilità sulla salvaguardia di beni inestimabili oltre che fortemente identitari, beni per un’identità a rischio di dispersione.

Garden Club Ferrara