“Ci siamo incontrati per la seconda proiezione di questo ciclo mercoledì 22 febbraio, mormorando increduli: ‘Che angoscia, spirano venti di guerra…’, ci ritroviamo oggi 2 marzo a guerra già tremendamente in corso … con le sue armi, i missili e le bombe, la ferita alla civiltà, le ferite sui corpi, i morti e le devastazioni ambientali … che dire? Non diciamo nulla, di parole ne corrono già troppe; nel mondo le intelligenze – che non mancano – cedono e si mettono al servizio delle mire geoeconomiche, mire che sono forti, fredde, prepotenti e ben armate. Quale futuro.
Noi qui, nel nostro piccolo, cerchiamo almeno di promuovere cultura e intelligenza critica. Oggi si conclude il nostro ciclo di film dedicato al tema ‘Vite Sostenibili’ (anche questo obiettivo è una guerra ad armi molto spuntate, ma non arretriamo). Negli anni scorsi abbiamo proiettato alla Biblioteca Bassani i filmati del giardiniere documentarista Monty Don, dal titolo Giro del mondo in 80 giardini; il nostro quest’anno è un piccolo ma grande viaggio, un giro del mondo in tre film: il primo (La fattoria dei nostri sogni), ambientato in California, si è presentato come una sorta di ‘conquista del West’ in fiduciosa etica puritana; un secondo (Ritorno in Borgogna), ambientato in Europa, più stanziale, sul rapporto territorio-identità famigliare-affetti che non muoiono; oggi visioneremo un piccolo capolavoro, un film giapponese (Le ricette della signora Toku) che fa percepire sullo sfondo la traccia di un’etica shintoista (che esalta un rapporto spirituale con la natura e le sue stagioni) e un’etica buddista (che fa leva sui legami comunitari), in una chiave molto lontana dai nostri coinvolgimenti di cultura romantica. Impareremo che si può dialogare a fondo con i fagioli e fare parte di un mondo sublime! Interpreto i sentimenti del Consiglio del Garden Club, di tutte le persone che materialmente lavorano per la realizzazione dei nostri eventi, ringraziando Giovanna Mattioli per la felice scelta di questa triade di film, e augurando a tutto il numeroso pubblico un … ‘utile pomeriggio’ “.
